Memorie

Altre memorie romane. L'ara di Quadroni

Risultano quasi cancellate, dal tempo e dall’incuria, le sepolture. Qualcosa è ancora visibile presso la Lenta, a nord dell’aeroporto Savini. Sepolcri esistevano di fronte all’odierna entrata del bosco e ai Tre Cancelli, ove forse sorgeva una tomba di rango. Si conserva tuttavia, nella sede comunale, un sarcofago di età imperiale, consunto. La parte frontale, compresa fra due snelle figure maschili, reca al centro un clipeo con figura femminile; ai lati di questo creano un armonico chiaroscuro le strigilature affrontate, a forma di “s”.
Un'indagine attenta meriterebbe la collinetta a destra del diverticolo della Clodia, appena passato il ponticello sul fosso Mola. Dal pendio - parzialmente ritagliato in obliquo durante la rimozione del terreno di accumulo sul diverticolo stesso (2000) - sono emersi piccoli reperti (frammenti di vasellame minuscolo e di tegole): indicano la presenza, sottoterra, di sepolture, oppure sono - più probabilmente - ciò che resta di antiche costruzioni?
L’attività edilizia ha poi cancellato i resti delle abitazioni e di una fornace ai piedi dell’Eremo.
Se sull’Eremo stesso i tracciati stradali romani sono quasi spariti, qualche testimonianza resiste. Un’ara sacrificale a gradini (m 3,60x1,60x2), sopra Quadroni; alla sommità una vaschetta circolare presenta sull’orlo la tacca di deflusso, raccordata al canaletto di scolo che incide i gradini stessi, rivolti a nord-ovest (la direzione dedicata agli dèi inferi o al Fato).

Un cenno particolare merita una memoria romana che interessa il territorio di Manziana: l'acquedotto traianeo (109 d.C.), che nel tratto iniziale scorre sotto la chiesetta della Fiora. La presenza e la funzionalità dell'antica condotta erano ben note in zona da tempo, come aveva avuto modo di notare il "Mascherino" già dal 1999, fotografando il locale adiacente alla galleria di scorrimento (visibile da una finestrella sul lato destro della cappella) e gli scarsissimi resti del 'caput' edificato sub divo. Nel 2009 due documentaristi inglesi, Michael e Ted O'Neill, hanno realizzato un interessante servizio video-fotografico sulle strutture interne che danno inizio all'acquedotto, offrendo un prezioso contributo ad una conoscenza più approfondita del manufatto.









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