Memorie

Tardo antico e Medioevo

Al Poggio della Torre, penetra nella collina il monumentale Ipogeo di S. Pupa (o delle Macerine). E’ una lunga galleria artificiale, divisa in due sezioni. La prima, in lieve salita e voltata a botte, è lunga circa 70 metri, con un lucernario (l’Occhialone); la seconda, di altezza e larghezza minori, è più affascinante all’impatto visivo: il pavimento sale in modo avvertibile, e su ambo i lati della galleria si apre una teoria di grottini. Dopo una sessantina di metri, una frana di circa 30 metri nasconde lo sbocco all’esterno, che avveniva dopo una leggera curva a sinistra.
La datazione e la funzione dell’Ipogeo non sono state ancora chiarite, nonostante le diverse - e a volte singolari - ipotesi avanzate, anche perché si tende a dimenticare che in origine era proprio una galleria (per cui la definizione stessa di "Ipogeo" non sarebbe del tutto corretta).
Sulla castellina della Cava del Gesso, fra le Petrische e Pian Curiano, resta un brano di muro, attorniato da conci tufacei disseminati all’intorno. Nei primi decenni del Novecento emersero via via ossa umane. Poco oltre i lacerti murari, compaiono basi di pietra con fori realizzati dall’uomo; nei pressi, una sella artificiale rinforzata da una muraglia “protegge” il lato meno impervio della collinetta. La funzione e l'epoca dell'edificio non sono chiare. Si ha l’impressione di un luogo adatto alla sorveglianza visiva dei dintorni, impressione rafforzata dalla presenza della 'sella'. Verrebbe da pensare ad una postazione di guardia tardo-antica.

CARTINA - Areale resti romani
VIDEO - ROMANI, altre testimonianze (WMV, 15,4 MB, 02'11". riprese effettuate fra il 1996 e il 2000)

Dopo i cupi chiaroscuri e il respiro catacombale dell’Ipogeo, entriamo nel MEDIOEVO. Ben poco resta. Gli avanzi di un edificio, forse tardo antico, alla Cava del Gesso, fra le Petrische e Pian Curiano; la parte presbiteriale, con rustica volta a crociera, della Chiesetta della Fiora, a nord dei Tre Cancelli, con resti di affreschi e di una cornice, assai più tardi; alcune cornici e conci romani, reimpiegati nell’età medioevale, sul pianoro di S. Pupa (per la torre?); un piccolo architrave con l’acronimo JHS, inglobato ora in una casa di Quadroni, anch'esso proveniente dal villaggio medioevale.
L’idea di saggiare qua e là il terreno sulla spianata di S. Pupa (alla ricerca di tracce più confortanti, come ad esempio eventuali basi perimetrali di edifici) e le vicine Macerine (resti sepolcrali?) non sembra ancora aver preso corpo. Sicché l’unico elemento che in un certo qual modo riesca a ridestare nelle emozioni l’atmosfera di quei tempi lontani resta la croce rozzamente graffita nella roccia - in alto, quasi a strapiombo - prima di entrare sul pianoro, presso il fosso delle Macerine. Ma questa croce, è bene sottolinearlo, appare posteriore alla definitiva scomparsa di S. Pupa.

VIDEO - IL MEDIOEVO (WMV, 8,16 MB, 01'10". riprese effettuate fra il 1998 e il 1999)









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