Il Comprensorio

Geografia del comprensorio

Il territorio che si stende tra Bracciano, Tolfa e Cerveteri conserva interessanti tracce geologiche, come i domi trachitici fra Bracciano e il Sasso (Cerchiara, Paparano, Rastello e Monte Santo) e gli speroni di tufo rosso a scorie nere a Ceri e Monterano. Tra le forre che scavano il tufo rosso citiamo quelle dei torrenti Rafanello, Palombara, Norcino, Sanguinara e Verginese. Le manifestazioni di vulcanesimo residuo, con emissione di acque anche ribollenti, ricche di gas solforosi ed a temperatura variabile, sono frequenti nell’area: a Stigliano- le cui terme sono in funzione, oggi, da diversi decenni - e Vicarello (le cui sorgenti erano già conosciute e sfruttate da Etruschi e Romani); ai piedi di Monterano (la “Pozza”); nelle vicinanze del Sasso e di Rota; alla Mola di Oriolo.
Il corso d’acqua più importante, il Mignone, delimita a nord il comprensorio; torrentizio nel primo tratto, acquista più avanti aspetto di fiume. Laddove poi il letto dei torrenti attraversa zone in cui le rocce hanno diversa consistenza, compaiono le cascate, o “cadute”. Presso la Mola di Oriolo il Mignone opera un breve salto rombante; ai piedi di Monterano, la Diosilla crea atmosfere remote. Tra Castel Giuliano e Cerveteri tre “cadute”, vicine tra loro, costituiscono un unicum: Braccio di mare aperta a semicerchio, dai colori squillanti; Vaccinello, rupestre e scabra; Ospedaletto, di severa bellezza. Nei pressi, rovine di antichi manufatti.
Fra le sorgenti di acqua mineralizzata possiamo citare quella ai piedi di Rota - dall’altissima concentrazione salina - e quelle ferruginose: sia presso la Mola di Oriolo che sul fianco del fosso Rafanello.

I LAGHI 'SABATINI' - Presso il lago di Bracciano esistevano diversi specchi lacustri, dei quali resta oggi solo il lago di Martignano, il Lacus Alsietinus dei Romani. Su di esso "non si affaccia alcun centro abitato (tranne qualche rara abitazione agricola, tra cui un agriturismo) e nessuna strada è stata costruita nel circuito perimetrale; questo ha consentito al luogo di restare pressoché incontaminato" (Wikipedia).
Degli altri laghi resta l'alveo: il Lagusiello (o Lagoscello, prosciugato a fine '700), lo Stracciacappe (o Stracciacappa, svuotato nel 1828), il Baccano (prosciugato nel 1715) erano a est del lago di Bracciano. Il Lago Morto si trovava presso Vigna di Valle.


VIDEO: RICORDI DELLE "CADUTE", 1997 (WMV, 8,25 MB, 01'08", riprese effettuate nel 1997) - Leggere la nota sui video nel paragrafo 'Manziana e il suo Comprensorio'.









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