Il Comprensorio

La Riserva regionale Monterano

Senz'altro importante è la Riserva Naturale Regionale Monterano, che costituisce un interessante laboratorio di studio per la geologia, i microclimi, la zoologia e la botanica. Alle forre scavate dai torrenti nel tufo (Palombara e Bicione) si accompagna la valle del Mignone, affiancata a nord da rocce sedimentarie. Tra le sorgenti ricordiamo quella ferruginosa di Rafanello. Verso il confine meridionale - dove il vulcanesimo residuo altera il colore delle rocce circostanti - sono visibili le testimonianze dell'attività mineraria dei tempi passati.
La flora è ricca e varia, a seconda dell’esposizione, dell’umidità e dell’altitudine. Cerro, carpino, castagno e faggio; e poi ancora leccio, farnetto, ontano, salice e pioppo, mentre nell’ombra umida della vegetazione spiccano minuscole e graziose orchidee assieme alla felce Osmunda regalis. La fauna non è da meno. Diversi tipi di rettili e poi il nibbio reale, la poiana, il biancone e il gruccione dai vivaci colori, la volpe e l’istrice e il raro gatto selvatico.
Un caso particolare è rappresentato dalla zona umida della Mercareccia, poco a nord di Stigliano. Alcune cave di pietra, abbandonate ormai da tempo, sono state colmate dall’acqua, favorendo la crescita di piante tipiche del paesaggio palustre, che danno rifugio ad uccelli stanziali e di passo.

VIDEO: RICORDI DELLA RISERVA, 1997 (WMV, 23,5 MB, 03'16", RIPRESE EFFETTUATE NEL 1997) - Leggere la nota sui video nel paragrafo 'Manziana e il suo Comprensorio'.









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